Abstract
I risultati della ricerca tecnologica stentano a essere resi disponibili agli utenti con disabilità che potrebbero trarne benefici.
C’è molto interesse verso l’uso dell’Intelligenza Artificiale a favore delle persone con disabilità, ma il passaggio dai prototipi di ricerca agli utilizzi quotidiani sembra essere lento. Attraverso casi di studio, si vuole illustrare come la progettazione di applicazioni accessibili possa beneficiare di un processo partecipativo che coinvolga, oltre all’utente finale, anche enti del terzo settore che avendo familiarità con il mondo della ricerca e quello delle persone con disabilità possono fungere da ponte fra due realtà che non sempre comunicano.
La sessione discuterà due casi studio, un interprete della LIS e un riconoscitore vocale per persone con disartria e coinvolgerà volontari di Informatici senza Frontiere, ricercatori del Politecnico di Milano, e persone con disabilità che hanno partecipato alla progettazione delle tecnologie presentate.